Ricaricarsi in autunno sull'Alpe Cimbra!

Dopo un’estate davvero impegnativa, quando non ero riuscita a prendermi neanche un giorno di vacanza, avevo decisamente bisogno di staccare. Io necessitavo di silenzio e pace mentre Buck, il mio meticcio di 5 anni, di spazi in cui correre.I parchi cittadini iniziavano davvero a stargli troppo stretti. 

Avevo sentito parlare del residence Tana della Volpe da alcuni amici che c’erano stati un paio di anni prima e che ne erano rimasti entusiasti. Si trova in un angolo di paradiso, abbastanza lontano dal centro di Folgaria da regalare tutta la pace di cui avevo bisogno, ma non così tanto da non poter essere raggiunto in pochi minuti di macchina. Ad un passo dal bosco in cui fare meravigliose passeggiate e dalle piste ciclabili  che attraversano l’intera vallata permettendoti di arrivare fino ad un passo dal cielo. Era da quando ne avevo sentito parlare che mi era rimasta la curiosità di andare a visitare quel lato del Trentino e finalmente si era presentata l’occasione giusta. 

L’Alpe Cimbra: ideale per staccare la spina!

Ho caricato la mia bicicletta da corsa, le scarpe da trekking e tutte le cose di Buck in macchina e siamo partiti. Solo mettendo in moto, sapendo che mi stavo recando in un posto bellissimo, mi sono sentita più rilassata. Qualche ora di viaggio, un paio di soste per far sgranchire le zampe al mio cucciolone, e siamo arrivati. 

Lo sguardo attento di Buck e le sue orecchie tese mi hanno fatto capire immediatamente che il posto lo aveva già conquistato grazie all’infinità di profumi che gli solleticavano il naso: erba e terra bagnata, muschi e funghi di bosco… probabilmente qualche animale selvatico che era passato in quella zona magari solo qualche ora prima. Per quello che riguardava me invece, niente, il cielo azzurro circondato da montagne di mille colori erano uno spettacolo talmente meraviglioso che mi sentivo già ricaricata. 

Come se tutto questo non fosse stato abbastanza, anche la mia fida bicicletta si è ritrovata a ricevere la sua buona dose di coccole: per lei un deposito al coperto in cui passare le ore notturne, un’officina attrezzatissima in cui effettuare le piccole e sempre necessarie riparazioni e una zona lavaggio in cui togliere lo sporco che inevitabilmente si sarebbe attaccato al telaio sui sentieri di montagna. 

I boschi in autunno sono uno spettacolo davvero unico, impossibile da descrivere a parole, va visto, ascoltato, vissuto e annusato… eh si! I profumi qui sono talmente fragranti che non solo l’olfatto di Buck ne è rimasto solleticato. La bontà del cibo locale, irresistibile, ha lasciato il segno ... anche sulla bilancia

Ma la cosa che maggiormente ho apprezzato è stata la profonda pace di questo luogo. I suoni sono talmente ovattati che è possibile ascoltare il rumore del vento che muove le cime degli alberi, il ritmo dei passi, mentre si percorrono i sentieri nei boschi, viene scandito dallo “scricchiolare” delle foglie secche e il sonnacchioso cinguettìo degli uccellini accompagna ogni momento della giornata fino all’imbrunire. 

Quando cala la notte poi tutto si fa ancora più magico. Solo la luna e le stelle rischiarano le vette delle montagne e le luci che si possono intravedere in lontananza sembrano lucciole che danzano e ammiccano nel buio. 

La vacanza si è rivelata troppo corta: avrei potuto passare l’intero autunno (e perché no anche l’inverno, la primavera e l’estate) su queste montagne, ma purtroppo era arrivato il momento di rientrare a casa. Ma quello che mi ero riproposta l’avevo ottenuto. Mi sentivo abbastanza ricaricata da poter affrontare con entusiasmo il tran tran quotidiano!

Helga